Argomento del Canto XII

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Una seconda corona di beati si dispone intorno alla prima, in modo da accordarsi nel canto e nelle luci con quella, come in un doppio arcobaleno. Da questa visione di perfetta armonia si leva una voce: è il francescano S. Bonaventura da Bagnoregio che, come il domenicano Tommaso aveva celebrato il santo di Assisi, così ora si appresta a tessere le lodi di S. Domenico.
Dall'esaltazione delle virtù teologiche del santo, Bonaventura passa a tracciare un quadro delle divisioni che lacerano l'ordine francescano, e delle strade sbagliate intraprese dai suoi confratelli, ormai lontane da quello spirito di carità e povertà che improntava la tradizione dell'ordine.

Bonaventura, termina il suo discorso indicando a Dante gli spiriti beati della sua corona e ringrazia Tommaso per l'elogio di Francesco.