Argomento del Canto XXVI

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S. Giovanni interroga Dante, ancora accecato per aver fissato lo sguardo troppo a lungo sulla luce del beato, sull'ultima delle tre virtù teologali: la carità. Il poeta risponde su quello che è il fine ultimo a cui tende la sua anima, e chi e cosa gli ispiri e gli alimenti lo spirito di carità.
La sua risposta è accolta dal dolcissimo canto dei beati, cui si aggiunge anche Beatrice che, per sua virtù, ridona la vista al poeta.
Un quarto lume si è unito agli apostoli: è lo spirito di Adamo, il sacro progenitore degli uomini, a cui Dante rivolge devoto la preghiera di rispondere ad alcuni quesiti.

Le sue mute domande vengono lette da Adamo nella mente di Dio, dove tutti i pensieri si riflettono, e riguardano il vero significato del peccato originale, l'età del mondo e, infine, la lingua da lui parlata agli albori del mondo.