Argomento del Canto XXII

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Durante il cammino, scortato dai diavoli, Dante osserva i dannati della quinta bolgia che cercano sollievo alla loro pena emergendo dalla pece bollente, ma, non appena vedono i diavoli, si tuffano sotto la superficie.
Sono i barattieri, coloro che abusarono del potere derivato dal ricoprire cariche pubbliche per ottenere vantaggi personali.

Uno dei dannati non riesce a tuffarsi in tempo e Graffiacane lo uncina e lo trascina sulla riva. Dante chiede sue notizie ed il dannato si presenta come Ciampolo di Navarra.


Mentre i diavoli tentano di straziarlo, Ciampolo risponde alla seconda domanda, se, cioè, vi sia qualche italiano sotto la pece, nominando Frate Gomita e Michele Zanche, due sardi che, anche all'Inferno, continuano a parlare della loro isola.
Promettendo di far emergere altri dannati per parlare con i pellegrini, Ciampolo inganna i diavoli che volevano farlo a pezzi e si tuffa nella pece.
I diavoli per la rabbia di essere stati beffati, si azzuffano cadendo nella pece bollente ed i due poeti ne approfittano per fuggire.