Argomento del Canto XXIII

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Giunto nell'ottavo cielo, Dante osserva Beatrice che, con lo sguardo fisso verso il meridiano, appare assorta in trepida attesa.
Ma ecco che tutto il cielo si rischiara ad opera di un sole che accende tutte le luci, di una luce tanto forte che Dante non riesce a sopportare: è Cristo trionfante che illumina tutte le anime degli spiriti beati.
In questo attimo la mente di Dante si distacca dal suo corpo ed il poeta cade in un'estasi mistica: al risveglio non ricorda nulla, ma l'aver vissuto questa esperienza sovrannaturale gli permette ora di contemplare il sorriso di Beatrice e di sostenerlo.

Invitato da Beatrice, Dante si volge ora a mirare il "giardino" dei beati illuminato dalla luce di Cristo, nel quale spicca la rosa splendente di Maria; a lei fa corona cantando una dolcissima melodia l'Arcangelo Gabriele, mentre tutti gli altri beati ne invocano il nome.
E così circondata, la Beata Vergine sale verso l'Empireo, mentre le anime intonano l'inno "Salve Regina".