Argomento del Canto XXI

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Dante e Beatrice salgono al settimo cielo, quello di Saturno, dove appare loro una splendida scala di oro lucente che sale verso l'infinito, dalla quale scendono numerose anime luminose: sono gli spiriti contemplanti.

Uno di questi si avvicina al poeta, che appare stupito del fatto che in quel cielo non si oda la solita splendida musica celeste.
Il motivo è lo stesso per cui anche Beatrice non sorride più: sia il sorriso, che il canto, sarebbero stati così meravigliosi, che Dante, con i suoi sensi limitati, non avrebbe potuto sopportarli.


L'anima santa è stata inviata incontro a Dante dalla volontà di Dio: si tratta di Pier Damiano, benedettino camaldolese, eletto, suo malgrado, alla dignità cardinalizia.
E proprio contro il lusso sfrenato e la ricchezza dell'alto clero contemporaneo, si levano le parole accusatorie del beato, approvate da tutti gli altri spiriti con un alto fragore, come di tuono.