Argomento del Canto VI
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Attraverso le parole di Giustiniano, Dante apprende che le anime presenti nel Cielo di Mercurio sono coloro che sulla terra operarono in modo giusto e virtuoso, spinti però non solo dalla ricerca del bene supremo, ma anche, e soprattutto, dall'ambizione della gloria e della fama. Sebbene a questo minor merito corrisponda un minor grado di beatitudine, queste anime, come quelle del Cielo della Luna, sono paghe della loro sorte, perchè originata da un'infallibile giustizia superiore. |
La parte centrale dell'ampio discorso di Giustiniano è tutta dedicata alla narrazione delle vicende di Roma ed alla celebrazione dell'istituto imperiale, visto come l'esecuzione in terra di un volere superiore e provvidenziale, che ne legittima l'autorità ed il valore universale.
A chiusura del suo discorso Giustiniano indica l'anima silenziosa di Romeo di Villanova.