Argomento del Canto XII

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Virgilio e Dante giungono al varco, la "ruina" che consente di scendere al cerchio successivo.
Superato il Minotauro, disteso sulla roccia ed infuriato per la loro presenza, i due poeti scendono al settimo cerchio. Virgilio, rispondendo ad un dubbio non espresso di Dante, spiega l'origine degli scoscendimenti infernali: essi sono stati provocati dal violento terremoto che scosse l'Inferno al momento della morte di Cristo. Procedendo oltre, Dante scorge sulla riva del Flegetonte, il fiume di sangue bollente, i centauri armati di arco e frecce.

Uno di essi intima ai due poeti di fermarsi, ma Virgilio chiede di parlare con il centauro Chirone.
Mentre i due poeti continuano a scendere, Chirone nota che i sassi rotolano sotto i piedi di Dante e Virgilio spiega, ancora una volta, che il poeta è vivo ed il suo viaggio si compie per volere divino. Poi chiede che uno dei centauri porti Dante sulla sua groppa fino all'altra sponda del fiume e Chirone incarica Nesso.
Il centauro indica a Dante alcuni dei dannati più o meno immersi nel fiume in relazione alla gravità della violenza che esercitarono verso il prossimo, e, giunti al guado, torna indietro.