cit. Inf. XX, 36; Inf. XXVII, 124; Inf. XXIX, 120;
(Minos) Pg. I,77
Cerchio 2 - Lussuriosi, guardiano
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Minosse, famoso per la sua severità e giustizia, era, secondo il mito, re di Creta. Era figlio di Giove e della ninfa Europa (Pd.), che il dio aveva sedotto sotto le spoglie di un toro bianco. Già Omero lo aveva posto come giudice delle anime nell'Ade, ma Dante trasse la figura di Minosse da Virgilio: |
Queste dimore infernali non sono state assegnate
senza giudizio e giudice: Minosse inquisitore
scuote l'urna dei fati, convoca l'assemblea
dei morti silenziosi, li interroga, ne apprende
i delitti e la vita. ...
Eneide, VI,539-543
Trad. C.Vivaldi
Minosse, come Caronte, Cerbero, Gerione, Flegias e Pluto, è uno dei demoni pagani passati nell'inferno cristiano di Dante e collocati poi come guardiani dei vari cerchi, dopo essere stati trasformati in esseri demoniaci sulla traccia dell'interpretazione figurale dei Padri della Chiesa, concludendo, così, il processo di assimilazione della cultura classica, iniziato fin dalle origini del cristianesimo. Minosse si trova all'entrata del Cerchio II perchè le anime del Limbo (Cerchio I) non hanno peccati da confessare e non vengono giudicate. |
Minosse indica all'anima dannata il numero dei cerchi infernali che dovrà discendere per giungere in quello dove sconterà la sua pena eterna in modo singolare: avvolge, infatti, la coda intorno al suo corpo enorme tante volte quanti sono i cerchi che l'anima dannata dovrà percorrere.