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Giasone
(Iasón) Inf. XIX, 85

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Fratello del sommo sacerdote Onia III, Giasone comprò dal re Antioco IV Epifane la carica di sommo sacerdote in cambio di 440 talenti d'argento.
L'episodio è narrato nel secondo Libro dei Maccabei.

"Ma, Seleuco essendo passato all'altra vita ed avendo preso le redini del governo Antioco chiamato anche Epifane, Giasone, fratello di Onia, volle procurarsi con la corruzione il sommo sacerdozio e, in un incontro con il re, gli promise trecentosessanta talenti d'argento e altri ottanta talenti riscossi con un'altra entrata. ... Avendo il re acconsentito, egli, ottenuto il potere, si diede subito a trasformare i suoi connazionali secondo i costumi greci ...".
(2 Maccabei 4, 7-10)

L'episodio biblico serve a Dante da paragone e precedente storico per le vicende contemporanee della discussa elezione al soglio di Pietro di Clemente V.
Il Villani, infatti, narra che Clemente V spinse la sua condiscendenza fino a promettere di devolvere le decime per cinque anni a Filippo IV, in cambio del suo sostegno per l'elezione al soglio di Pietro, ma forse questa notizia è senza fondamento.