Antipurgatorio

Porta del Purgatorio
Pg. IX


menu principale


Guardiano: Angelo Portiere.

Una spaccatura della parete rocciosa della montagna del Purgatorio svela la porta del secondo regno ultraterreno, preceduta da tre gradini, che forse simboleggiano i tre passi del sacramento della confessione.
Il primo gradino, di marmo bianco e lucidissimo, simboleggia l'esame di coscienza, il profondo e completo guardarsi dentro dell'anima.
Il secondo gradino, di una pietra grezza, ruvida, scura e spezzata, simboleggia la fatica della ammissione della colpa e lo spezzarsi della durezza dell'animo.
Il terzo gradino, di porfido, una roccia compatta, dura e di color rosso, simboleggia la fortezza d'animo necessaria al proposito di non ricadere nella colpa.

Sulla soglia siede l'Angelo Portiere, che rappresenta il confessore (Pg. IX, 78), con una spada sguainata, con la quale segna sulla fronte del poeta sette "P".

Poi con le due chiavi (le chiavi dell'autorità della Chiesa consegnate da Cristo a Pietro) apre la porta del Purgatorio, che gira lentamente sui cardini.
All'aprirsi della porta Dante ode voci dolcissime cantare il 'Te Deum laudamus' (Pg IX, 139-141). E', questo, un inno di lode e di ringraziamento analogo al 'Gloria' ed inserito nella liturgia in occasioni di particolare solennità.