Argomento del Canto XXVIII

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Giunto nel nono cielo, Dante scorge riflesso negli occhi di Beatrice un punto luminoso e si volge indietro per vedere se la visione è reale; la sua vista è sopraffatta da una luce intensissima, manifestazione simbolica di Dio, intorno alla quale ruotano nove cerchi di fuoco concentrici con una velocità ed una luminosità sempre minori, via via che si allontanano dal centro. Beatrice spiega come da quel punto centrale dipenda tutto l'universo, mentre i cerchi luminosi costituiscono le gerarchie angeliche che presiedono al movimento dei cieli.
Dai cerchi di fuoco si sprigionano le miriadi di luci degli angeli che, di cerchio in cerchio, elevano canti di lode a Dio.

Beatrice conclude la sua spiegazione indicando gli ordini in cui sono divise le categorie celesti, che godono di una beatitudine proporzionata al grado di intensità e profondità della visione di Dio.