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Ugo il Grande, marchese di Toscana (il gran barone)
Pd. XVI, 128

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Ugo il Grande ottenne da Ottone III il titolo di vicario imperiale per la Toscana.

Il vocabolo "barone" con cui Dante lo designa non sta ad indicare il corrispondente titolo nobiliare, ma semplicemente il suo essere un personaggio di grande rilievo politico e morale.


Ugo il Grande, infatti, aveva promosso la costruzione di numerosi edifici sacri, fra cui la Badia di Firenze, costruita presso la prima cerchia di mura della città, che ripercorreva in gran parte il tracciato delle mura romane.

Ugo morì nel 1001 il 21 dicembre, giorno della festa di S. Tommaso, e fu sepolto proprio nella Badia fiorentina dove ogni anno venivano celebrate per lui messe di suffragio ("... il cui nome e 'l cui pregio (il merito) / la festa di Tommaso riconforta).
Lo stemma di Ugo il Grande era costituito da sette bande rosse in campo bianco e poche e di antichissima nobiltà furono le famiglie toscane cui egli concesse il privilegio di unire il suo stemma a allo stemma familiare.