Personaggi citati
Antiche famiglie fiorentine citate da Cacciaguida
Pd. XVI, 88-126

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Ughi, Catellini, Filippi, Greci, Ormanni, Alberichi, Sanella, Arca, Soldanieri, Ardinghi, Bostichi, Della Pressa, Galigaio, Pigli (la colonna del Vaio: la famiglia Pichi aveva nello stemma una banda rossa verticale di vaio, la pelliccia dello scoiattolo, in campo rosso), Sacchetti, Giuochi, Fifanti, Barucci, Galli, Chiaramontesi (quelli ch'arrossan per lo staio: arrossiscono per Durante Chiaramontesi, condannato a morte per frode), Calfucci, Sizii, Arrigucci, Uberti (quei che son disfatti / per lor superbia), Lamberti (Le palle de l'oro: lo stemma dei Lamberti aveva tre palle d'oro in campo azzurro), Adimari (l'oltracotata schiatta), Donati, Caponsacchi, Giudi, Infangati, Peruzzi (quei de la Pera), Gualterotti, Importuni, Buondelmonti (novi vicin), Amidei (La casa di che nacque vostro fleto).

Le antiche e nobili famiglie che vissero la loro parabola di splendore nel corso dei secoli XIII e XIV a Firenze, citate da Cacciaguida, per il moderno lettore sono nomi, ma nei lettori di Dante suscitavano certo una immediata e vasta eco di ricordi, nonostante fosse "la fama nel tempo nascosa" (oscurata) (Pd. XVI, 87).