Cangrande della Scala

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Cangrande, terzo figlio di Alberto I della Scala, nacque nel 1291.
Morti in rapida successione il padre (1301) ed il fratello maggiore Bartolomeo (1304), già dal 1311 Cangrande fu associato al governo dal fratello Alboino, di cui Dante, con espressione oscura, dice nel Convivio (IV, xvi, 6) che è più noto di Guido da Castello, uno dei tre vecchi presi ad esempio di antica virtù lombarda citati da Marco Lombardo), ma non per questo più nobile.
Alla morte di Alboino, avvenuta nel 1329, Cangrande restò unico signore di Verona.

Pd. XVII, 76-78
... colui che 'mpresso fue,
nascendo, sì da questa stella forte,
che notabili fier l'opere sue.

Il genio di Cangrande si espresse soprattutto nella sua condotta politica illuminata, coronata dal titolo di vicario imperiale di Enrico (Arrigo) VII.
Con lui, infatti, la signoria dei Della Scala visse il periodo di maggior splendore, estendendo il suo controllo su buona parte del Veneto e fino a Brescia, Lucca, Parma.

Grande uomo politico e mecenate, Cangrande accolse ripetutamente nella sua città il poeta, con il quale strinse una duratura amicizia, fatta di rispetto e stima delle reciproche qualità, ottenendo, in cambio della generosità, la dedica della terza cantica della Commedia.

vedi:
Personaggi citati: Cangrande della Scala (colui)
Pd. XVII, 76