Argomento del Canto IX

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Dante intimorito dalla resistenza dei diavoli chiede se mai un'anima del Limbo sia scesa nei più bassi cerchi infernali, ma Virgilio, che ha compreso il suo timore non espresso di non poter proseguire il cammino, si affretta a confortarlo. All'improvviso Dante scorge le terribili Furie che gridando invocano l'arrivo di Medusa per impietrire il pellegrino ancora vivo e fermare il suo cammino di purificazione.
Virgilio allora ordina a Dante di distogliere lo sguardo e con le sue mani gli chiude gli occhi. Solo al giungere del Messo celeste, che attraversa lo Stige senza bagnarsi, Virgilio libera gli occhi di Dante.

Il Messo apre la porta della città di Dite e, mettendo in fuga i demoni, ricorda loro che non ci si può opporre al volere divino.

Dante e Virgilio entrano, così, nella Città di Dite, il sesto cerchio: davanti agli occhi dei due poeti si apre una landa squallida e silenziosa e dai sepolcri aperti escono i gemiti degli eretici.