Cerchio VI
Inf. VIII, vv. 67-130 IX - X XI
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Guardiano: Diavoli
Dannati: Eretici
Inf. IX, 127-131
... Qui son li eresiarche
con lor seguaci, d'ogne setta, e molto
più che non credi son le tombe carche.
Simile qui con simile è sepolto,
e i monimenti son più e men caldi.
Pena: I dannati giacciono in sepolcri arroventati con i coperchi sollevati, in una landa squallida e silenziosa.
I sepolcri saranno chiusi per sempre quando le anime torneranno con i loro corpi dalla Valle di Giosafat, dove avverrà il Giudizio Universale. |
Ogni eresiarca, fondatore di sette o di scuole contrarie all'ortodossia, è sepolto con i seguaci della sua eresia ed il sepolcro è più o meno rovente, a seconda della gravità dell'eresia che vi è punita.
Contrapasso: Poichè Dante pensa soprattutto agli epicurei, "che l'anima col corpo morta fanno" (Inf. X, 15), le anime dannate sono come dei cadaveri sepolti in un cimitero spirituale, morti tra i morti.
Il tormento delle fiamme può essere stato suggerito dal rogo, il supplizio usualmente riservato nel Medioevo agli eretici.
Personaggi: Farinata degli Uberti,
Cavalcante de' Cavalcanti,
Federico II,
Ottaviano degli Ubaldini,
Anastasio II, papa.