ORFEO Inf. IV, 140
Cerchio 1- Limbo - Spiriti Magni

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Orfeo, figlio di Apollo (Pg.) e di una Musa, era un leggendario musico e cantore di origine tracia, capace di commuovere con il suo canto e le melodie della cetra perfino le pietre.
La leggenda narra di come ottenne dagli dei di ricondurre sulla terra l'amata sposa Euridice, morta improvvisamente a causa del morso di un serpente, a condizione di non voltarsi mai a guardarla finchè non fosse uscita dall'Ade.

Accettato il patto, Orfeo placò con il suo canto la furia di Caronte e di Cerbero, che tentavano di impedirgli l'ingresso nel regno dei morti, ma poi, piegato dalle insistenze di Euridice, si voltò a guardarla, infrangendo il patto con gli dei e perdendola di nuovo e per sempre.
Sempre la leggenda narra della morte di Orfeo, dilaniato da uno stuolo di donne tracie da lui respinte per amore della moglie Euridice: la sua testa, gettata in mare, continuò a cantare con voce dolcissima.
Tradizioni posteriori fecero di Orfeo il profeta dell'orfismo e gli attribuirono gli Inni Orfici, canti mistici del IV sec.a.C., mentre la sua figura e le vicende del suo sfortunato amore ispirarono numerosi artisti.