Argomento del Canto XXV

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I poeti salgono alla settima Cornice.
Dante non comprende come i corpi aerei delle anime dei golosi possano dimagrire per il digiuno, non avendo bisogno di cibo e Virgilio invita Stazio a fornire una spiegazione più dettagliata.

Stazio espone la teoria della generazione, cioè la formazione del corpo umano con l'anima vegetativa e sensitiva. Egli osserva come il momento più delicato sia quando Dio infonde l'anima razionale, che, assorbite le virtù attive già esistenti, forma un'anima sola che riunisce la facoltà vegetativa, sensitiva e razionale.


Al momento della morte l'anima intellettiva si separa dal corpo, mentre le potenze vegetativa e sensitiva cessano l'attività. L'anima, caduta sulla riva del Tevere o dell'Acheronte, acquista coscienza del suo destino, e giunta al luogo a lei assegnato, forma un corpo aereo, apparentemente simile al corpo vivo.
Ne consegue che questi corpi possano ridere, piangere, sospirare e quindi anche mostrare i segni della fame e della sete.

Giunti alla settima Cornice i poeti scorgono i lussuriosi che camminano in una cortina di fuoco, cantando e gridando esempi di castità: Maria, Diana e i coniugi casti.