FILIPPO III di FRANCIA ("quel nasetto") Pg. VII, 103
Antipurgatorio, balzo 2 - negligenti, valletta dei Principi

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Filippo III l'Ardito, re di Francia, nacque nel 1245 e salì sul trono alla morte del padre Luigi IX nel 1270. Il figlio Filippo IV il Bello gli successe sul trono di Francia mentre l'altro figlio, Carlo di Valois, fu arbitro nelle vicende politiche di Firenze del 1301.

Nel periodo di maggior tensione fra la Francia e la Castiglia, influenzato dalla corte, Filippo III, aprì un fronte di guerra anche con l'Aragona di Pietro III, ma, persa del tutto la flotta e senza rifornimenti, dovette ritirarsi, mentre un'epidemia di peste decimava il suo esercito. Filippo III dovette così rinunciare al possesso della Sicilia, " fuggendo e disfiorando il giglio", togliendo, cioè, un possedimento al giglio di Francia.
Colpito anch'egli dal contagio, morì nel 1285, a Perpignan.

Per sottolineare la vanità di tutte le contrapposizioni umane, Dante pone spesso l'uno accanto all'altro personaggi che in vita furono irriducibili nemici oppure esponenti di parti politiche avverse.
Così nel Purgatorio Filippo III "stretto a consiglio / par con colui c'ha sì benigno aspetto" (Pg. VII, 104-105), sembra, cioè, parlar fitto con il suo avversario politico Enrico I, re di Navarra, cui lo unisce il dolore ed il biasimo della cattiva condotta di Filippo IV il Bello, figlio dell'uno e genero dell'altro.