Federigo Tignoso
Pg. XIV,106
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Illustre personaggio forse riminese, Federigo era detto "tignoso" per i suoi riccioli biondi. Gli antichi commentatori ricordano la sua grande liberalità che Dante felicemente sintetizza con l'espressione "sua brigata" (Pg. XIV,106). Gli illustri uomini di Romagna citati da Guido del Duca, hanno come tratto comune il "ben richiesto al vero ed al trastullo" (Pg. XIV,93), cioè la liberalità e l'ingegno, ed appartengono tutti alla prima metà del sec.XIII. |
Intorno a questi personaggi ed alle loro virtù era fiorita una ricca novellistica popolare che, nel Novellino e nel Decameron, Boccaccio riprende e sviluppa.