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Tarpea
Pg. IX, 137

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Narrano le leggende, fiorite intorno alle prime vicende della città di Roma, come Tarpea, giovane fanciulla romana, avesse aperto le porte della rocca capitolina ai nemici Sabini in cambio di ciò che essi portavano al braccio destro.
Tarpea intendeva così farsi consegnare i preziosi bracciali d'oro, ma i Sabini stessi punirono il suo tradimento ricoprendola con i pesanti scudi che, come i bracciali, portavano al braccio destro.

Un'altra versione della leggenda narra, invece, che i Romani, scoperto il tradimento di Tarpea la fecero precipitare dalla rupe presso il Campidoglio, che ancora oggi porta il suo nome, dove venivano tradizionalmente giustiziati i traditori.
Sulla rupe Tarpea venne in seguito costruito il tempio di Saturno, sede tradizionale dell'erario pubblico.