S. Niccolò, vescovo di Mira
Pg. XX, 32
menu dei personaggi citati
menu principale
Vissuto fra II e IV secolo, Niccolò era vescovo di Mira, cittadina della Licia, in Asia Minore. La fama della sua santità si diffuse ben presto sia in Oriente sia in Occidente, grazie anche al fiorire di numerose leggende intorno ai suoi innumerevoli atti di carità. Da uno di questi episodi Dante trae ispirazione per gli esempi di liberalità. |
Si narrava, infatti, che S. Niccolò o Nicola, sapendo che tre fanciulle della sua città stavano per essere prostituite dal padre, ridotto ad una miseria estrema, gettò nella loro casa tre borse piene di monete sufficienti a costituire, per ciascuna delle fanciulle, una piccola dote per un onesto matrimonio.
Dopo la morte, avvenuta durante l'impero di Diocleziano, le spoglie del santo furono portate a Bari, di cui divenne patrono e titolare della cattedrale.
In tempi moderni la figura di S. Nicola che lascia doni per i fanciulli, è confluita nel tradizionale Santa Claus (corruzione nordica del latino "sanctus Nicolaus"), Babbo Natale.