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Sfinge
Pg. XXXIII,47

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La Sfinge, figlia di Tifone e di Chimera, era un mitologico mostro alato con il corpo di leone ed il volto di donna.
Era (Giunone), per punire l'audacia di Laio, re di Tebe, che aveva rapito il giovane Crisippo, inviò il mostro a sbarrare la via d'accesso a Tebe e ad uccidere tutti i viandanti che, volendo recarsi in città, non riuscivano a risolvere il suo enigma.

La Sfinge chiedeva ad ognuno quale fosse quell'animale che da piccolo cammina su quattro zampe, da adulto su due e da vecchio su tre.
L'unico che comprese che la soluzione dell'enigma era "l'uomo" e costrinse il mostro a darsi la morte fu il re Edipo.
Dante poteva leggere questo mito in Ovidio (Metamorfosi).