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Pisistrato
Pg. XV, 94

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Aristocratico ateniese (600 ca - 527 a.C.), Pisistrato divenne tiranno della città, appoggiato dai contadini che erano stati penalizzati dalla riforma di Solone.
Costretto all'esilio dai ricchi proprietari e dai commercianti, riuscì ad ottenere nuovamente il potere e realizzò importanti riforme per ridurre lo squilibrio fra le classi sociali.
In politica estera consolidò l'influenza ateniese nell'Ellesponto.

Dante lo scelse come esempio di temperanza e mitezza d'animo, riprendendo un episodio della sua vita raccontato dallo storico latino Valerio Massimo (Mem. V,I ext.2): un giovane, innamorato della figlia del tiranno, l'aveva abbracciata e baciata pubblicamente, suscitando così l'offesa della madre di lei.
Contrapponendosi alle irate richieste di condanna della moglie, Pisistrato rispose all'offesa subita con atteggiamento pacato e contenuto, dimostrando forte dominio di sè e grande temperanza.