Personaggi citati
Lia
Pg. XXVII, 104

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Lia era la prima figlia di Labano, fratello di Rebecca che, sposa di Isacco, diede alla luce i gemelli Esaù e Giacobbe.
Quando Giacobbe fu in età da prendere moglie, la madre gli suggerì di scegliere come sposa una delle sue cugine. Giacobbe si recò, così, presso lo zio Labano (Genesi 29) e, innamoratosi di Rachele, la sorella minore di Lia, lavorò sette anni per il padre di lei per averla in moglie.

Al termine dei sette anni fu organizzata la cerimonia di nozze, ma il mattino seguente Giacobbe si accorse di avere accanto non l'amata Rachele, ma la sorella maggiore Lia, che non essendo bella e già avanti con gli anni, il padre non credeva più di poter maritare.
Dopo altri sette anni al servizio di Labano, tuttavia, Giacobbe prese in moglie anche Rachele.

Mentre era ormai opinione comune che Rachele fosse sterile, Lia continuava a generare figli maschi (Ruben, il primogenito, Simeone, Levi, Giuda, Issacar e Zabulon) e l'unica figlia di Giacobbe, Dina.

L'esegesi biblica ha fatto di Lia il simbolo della vita attiva, mentre di sua sorella Rachele il simbolo della vita contemplativa. S. Tommaso così scrive nella Summa Theologiae: "Queste due vite (attiva e contemplativa) vengono significate per mezzo delle due mogli di Giacobbe: l'attiva per mezzo di Lia, la contemplativa di Rachele".
Nello stesso modo Dante sogna le due sorelle quando, insieme a Virgilio e Stazio, sosta, per il sopraggiungere della notte, prima della salita al Paradiso Terrestre.