Argo
Pg. XXIX,95; (occhi spietati) Pg. XXXII,64
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Argo, il pastore dai cento occhi, è un personaggio del mito greco. Giunone lo pose come custode di Io, la giovinetta di cui Giove si era innamorato e che aveva trasformato in vacca per ingannare la gelosia di Giunone. Mercurio riuscì ad uccidere Argo cantando l'amore non corrisposto del dio Pan per la ninfa Siringa fino a che i cento occhi del pastore furono vinti dal sonno e la sua vigilanza perenne venne meno. |
Quando Mercurio uccise Argo, Giunone pose i suoi cento occhi sulla coda del pavone, l'animale a lei sacro.
Pg. XXXII, 64-66
S'io potessi ritrar come assonnaro
li occhi spietati udendo di Siringa,
Li occhi a cui pur vegghiar costò sì caro;
(la vigilanza costante costò ad Argo la morte).
Dante poteva leggere il mito di Argo in Ovidio (Metamorfosi I).