PAOLO OROSIO Pd. X, 118
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l'avvocato de' tempi cristiani
del cui latino Augustin si provvide

Paolo Orosio, nacque a Tarragona, in Spagna, nel 390.
Presi gli ordini sacerdotali, si recò in Africa per completare gli studi di teologia con S. Agostino: già da allora nacque, forse, quell'amicizia e quella consonanza di interessi culturali che portò alla stesura dell'imponente "Historiarum Libri VII adversus paganos", opera storica che abbraccia il periodo compreso fra la creazione di Adamo ed il 417 a.C. e sollecitata dal santo vescovo di Ippona come controprova storica della sua opera "De civitate Dei".
Per questo motivo Dante scrive che del suo "latino Augustin si provide (si valse)", in cui latino vale 'narrazione', 'opera', senza dimenticare, tuttavia, che Paolo Orosio scrisse effettivamente in questa lingua.

L'opera storica di Paolo Orosio, ben conosciuta da Dante come da tutto il Medioevo, insieme agli scritti contro le posizioni eretiche di Pelagio e di Priscilliano, gli valsero l'appellativo di "avvocato dei tempi cristiani".