LUCIA Pd.XXXII,137
cit. Inf. II, 97; Pg. IX, 55; (donna del ciel) Pg. IX, 88
Cielo X - Empireo, Candida Rosa, primo ordine di seggi, accanto alla Vergine

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Nata a Siracusa nel 238, la giovane Lucia fu denunciata come cristiana dal fidanzato alle autorità durante le persecuzioni ordinate dall'imperatore Diocleziano.

Fu condannata alla prostituzione e poi alla morte sul rogo, ma uscita indenne dal fuoco, fu decapitata. La leggenda, sulla base forse del suo nome Lucia-luce, racconta che prima della morte le fossero stati strappati gli occhi.


Della vista, come dei poeti e dei musicisti S. Lucia divenne la protettrice, dopo la canonizzazione voluta da S. Gregorio Magno.
Nei paesi del nord la festa di S. Lucia, segna la fine del periodo di lunga oscurità ed il ritorno dei giorni di luce.

Nella santa Lucia della Commedia taluni critici hanno voluto scorgere il simbolo della grazia illuminante, che guida il poeta nei momenti cruciali della sua esperienza ultraterrena: l'uscita dalla selva oscura (Inf. II, 97), il momento d'inizio della presa di coscienza dei propri errori, ed il passaggio dall'Antipurgatorio al Purgatorio (Pg. IX, 55; 88), l'avvio effettivo del processo di purgazione, che consentirà l'ascesa al Paradiso, dove il poeta rivedrà la santa nel suo seggio nella Candida Rosa.