Personaggi citati
Daniele
Pg. XXII,146; (Daniello) Pd. IV, 13; Pd.XXIX,134

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Il quarto dei profeti maggiori, Daniele era nel gruppo dei deportati a Babilonia a seguito della distruzione della città nel 587 a.C. ad opera del re babilonese Nabuccodonosor II.

"Il re ordinò ... di condurgli giovani israeliti di stirpe reale o di famiglia nobile, senza difetti, di bell'aspetto, dotati di ogni scienza, educati, intelligenti e tali da poter stare nella reggia ... Il re assegnò loro una razione giornaliera di vivande e di vino della sua tavola; dovevano essere educati per tre anni, al termine dei quali sarebbero entrati al servizio del re ... Ma Daniele decise in cuor suo di non contaminarsi con le vivande del re". (Daniele 1,3-8)

Il sovrintendente, però, temeva che il dimagrimento dei ragazzi ebrei sarebbe stato notato, ma, pur nutrendosi di acqua e legumi essi erano più floridi degli altri ragazzi.

"D'allora in poi il sovrintendente fece togliere l'assegnazione delle vivande e del vino e diede loro soltanto legumi. Dio concesse a questi quattro giovani di conoscere e comprendere ogni scrittura e ogni sapienza e rese Daniele interprete di visioni e di sogni". (Daniele 1,16-17)

Il re, infatti, stava per far uccidere i saggi babilonesi che non erano riusciti ad interpretare un suo sogno, quando Daniele riuscì a svelarlo.
Per questa sua capacità Daniele ottenne un posto a corte come capo dei saggi babilonesi. Quando Dario il Medo ereditò il regno dopo l'indegno figlio di Nabuccodonosor, Daniele fu nominato governatore. Tale carica suscitò l'invidia dei satrapi, che, non trovando alcun motivo di accusa nella sua irreprensibile condotta, ordirono un tranello per far cadere Daniele.
Suggerirono, infatti, a Dario, di condannare a morte chiunque adorasse un altro dio all'infuori del re. Daniele fu presto sorpreso mentre pregava e condannato al supplizio della fossa dei leoni. Tuttavia Daniele ne uscì illeso e Dario, riconosciuto il miracolo, fece gettare nella fossa coloro che lo avevano accusato. "Questo Daniele prosperò durante il regno di Dario e il regno di Ciro il persiano". (Daniele 7, 29).

In seguito Daniele ebbe numerose visioni profetiche.
La vita di Daniele è narrata nell'omonimo libro dell'Antico Testamento.