L'ANZIAN di SANTA ZITA Inf. XXI, 38
Cerchio 8 - bolgia 5 - Barattieri

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L'ordinamento comunale prevedeva, accanto alle maggiori cariche di podestà e di capitano del popolo, ricoperte sempre da forestieri per maggior garanzia di equità fra gli interessi e le spinte contrastanti delle diverse fazioni cittadine, anche un consiglio che riuniva i cittadini più in vista. A Firenze questi magistrati erano chiamati "priori" mentre a Lucca (S. Zita morì e fu venerata a Lucca) "anziani".

L'anonimato in cui viene lasciato il dannato appena gettato nella quinta bolgia secondo alcuni commentatori aveva lo scopo di indicare la corruzione non del singolo, ma di tutta la magistratura lucchese, mentre, secondo altri, stava ad indicare che il personaggio, tratto dall'attualità, era fin troppo noto.
Già gli antichi commentatori segnalavano un tal Martino Bottario (di professione bottaio), "anziano" di Lucca morto proprio nei primi mesi del 1300, e tale identificazione è stata suffragata dal ritrovamento di documenti lucchesi che citano un Martino, magistrato fra il 1293 ed il 1295, morto nel 1300.