Cerchio 7 - girone 2 - Suicidi
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L'identificazione di questo personaggio dell'inferno dantesco è dubbia e già gli antichi commentatori cercarono senza successo di attribuirle un nome fra i Fiorentini noti del Duecento. Boccaccio fa, tuttavia, osservare che il dato di questo dannato messo in rilievo da Dante è appunto il suo essere fiorentino e l'essersi impiccato in casa. In quegli anni molti furono a Firenze i suicidi che fecero scalpore, e per le più svariate ragioni, tanto che il Boccaccio parla di "maledizione mandata da Dio" su Firenze. |