Noè
Inf. IV, 56
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"Noè era un uomo giusto ed integro tra i suoi contemporanei e camminava con Dio. Noè generò tre figli: Sem, Cam e Iafet. Ma la terra era corrotta ... e piena di violenza.". (Genesi 6, 9-11) |
Ricevuto l'annuncio di un diluvio di proporzioni tali da distruggere l'intera umanità corrotta, Noè costruì un'arca dove trovarono rifugio la sua famiglia ed una coppia di ogni specie animale. Dopo quaranta giorni, al termine della pioggia, l'arca si arenò sul monte Ararat e Noè ed i suoi figli uscirono a ripopolare la terra: Sem, Cam e Iafet sono considerati dalla tradizione biblica i capostipiti delle tre stirpi umane.
Alcuni racconti babilonesi, fra cui la più nota è l'epopea di Gigalmesh, fanno cenno ad un diluvio che presenta notevoli rassomiglianze con la vicenda biblica di Noè, pur dipendendo da tradizioni narrative orali del tutto indipendenti.
Questo particolare induce a pensare che effettivamente dovettero verificarsi numerose inondazioni nelle valli del Tigri e dell'Eufrate, di proporzioni tali da persistere a lungo nel ricordo, che venne poi ingigantito di generazione in generazione.
In Inf. IV, 56, Virgilio spiega come l'anima di Noè sia stata liberata dal Limbo dal passaggio di Cristo nel tempo intercorso fra la morte e la resurrezione.