Personaggi citati
Alberto da Casalodi e Pinamonte dei Bonacolsi
Inf. XX, 95-96

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Dante individua nella stoltezza ("la mattia (stoltezza) da Casalodi") il tratto caratteristico della personalità di Alberto da Casalodi, signore di Mantova.
Alberto si fece convincere da Pinamonte dei Bonacolsi, di antica famiglia mantovana, ad esiliare gli esponenti di spicco di molte delle famiglie più in vista della città.

Questi provvedimenti di esilio, tuttavia, crearono intorno al conte Alberto non pochi nemici e lo privarono di un sostegno importante contro le mire della fazione popolare mantovana.
Poco dopo, infatti, Pinamonte, servendosi proprio dell'appoggio della fazione popolare, scacciò Alberto da Casalodi e resse come signore la città fino al 1291, esiliando tutte le famiglie nobili e facendone assassinare gli esponenti di più alto valore. Tratto distintivo della personalità di Pinamonte dei Bonacolsi è, secondo Dante, l'attitudine all'inganno.

Pinamonte ed Alberto rappresentano l'ultima e degenerata fase della storia politica mantovana.