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Carlino de' Pazzi
Inf. XXXII, 69

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Carlino de' Pazzi, del ramo dell'antica casa toscana di parte guelfa bianca, governava per conto dei fuoriusciti fiorentini il castello di Piantravigne, che i Neri stringevano d'assedio.
Sia il Villani, sia Dino Compagni narrano come per denaro Carlino consegnasse agli assedianti, nel 1302, il castello che doveva difendere.

Camicione de' Pazzi, dannato nella Caina come traditore dei parenti, si consola profetizzando la punizione nell'Antenora del più grave peccato di Carlino, colpevole di aver tradito la parte politica.