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Bonturo Dati
Inf. XXI,41

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Bonturo Dati fu a capo della fazione popolare di Lucca e ricoprì varie cariche pubbliche, acquistando una notevole autorità nella sua città.
Cacciata la famiglia dei Grandi nel 1308 con l'accusa di corruzione, Bonturo assunse l'incarico di governatore della città e si vantò di aver posto fine agli abusi, mentre le cronache contemporanee testimoniano che Bonturo era il primo a praticare la baratteria, cioè a procurarsi guadagni illeciti.

Da qui gli ironici versi di Dante che insieme condanna Bonturo e Lucca (se Bonturo, nonostante la sua fama, non è considerato barattiere, cosa mai faranno gli altri!).

Inf. XXI,40-41
... quella terra (Lucca), che n'è ben fornita:
ogn'uom v'è barattier, fuor che Bonturo.

Queste affermazioni sono tanto più coraggiose se si pensa che Bonturo Dati morì solo alla fine del 1324, ed è quindi ancor vivo quando Dante lo condanna all'Inferno.