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Assalonne
Inf. XXVIII, 137

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Assalonne era il terzo figlio del re Davide.
Le vicende della sua vita sono narrate nel secondo Libro di Samuele che ne offre anche un breve, ma vivo ritratto: "In tutto Israele non vi era uomo che fosse tanto lodato per la sua bellezza quanto Assalonne; dalle piante dei piedi alla cima del capo non vi era in lui difetto alcuno" (2 Samuele 14, 25). Assalonne, inoltre, aveva capelli lunghi e folti.

Fuggito da Gerusalemme dopo aver assassinato il fratellastro primogenito Amnon, che aveva violentalo sua sorella Tamar, rientrò dopo tre anni in città, placatosi il dolore e l'ira di Davide.

"Ora, dopo quattro anni, Assalonne disse al re:'Lasciami andare a Ebron a sciogliere un voto che ho fatto al Signore...' Il re (Davide) gli disse: 'Va' in pace!'. Egli si alzò ed andò ad Ebron. Allora Assalonne mandò emissari per tutte le tribù d'Israele a dire: 'Quando sentirete il suono della tromba ad Ebron, allora direte: Assalonne è divenuto re ad Ebron'... La congiura divenne potente e il popolo andava crescendo di numero intorno ad Assalonne.". (2 Samuele 15, 7-12)

Il re Davide fu, così, costretto alla fuga, mentre Assalonne conquistava il potere con l'appoggio del consigliere Achitofel. Questi propose di uccidere Davide, ma Assalonne fu di parere contrario. Il re riuscì, così, a mettere al sicuro sè e la sua gente ed a preparare l'offensiva contro il figlio, cui tuttavia intendeva salvare la vita. Si venne in breve allo scontro frontale nella foresta di Efraim, luogo di incerta identificazione.
"Assalonne cavalcava il mulo; il mulo entrò sotto i rami di un grande terebinto e la testa di Assalonne rimase impigliata nel terebinto e così egli restò sospeso fra cielo e terra, mentre il mulo che era sotto di lui passava oltre." (2 Samuele 18, 9) Joab, uno degli uomini di Davide lo vide e, contro l'ordine del re, "prese in mano tre dardi e li immerse nel cuore di Assalonne, che era ancor vivo nel folto del terebinto".