Battaglia di Campaldino

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Genova, sfruttando la decadenza di Venezia, diresse le sue forze contro Pisa, che insidiava il suo dominio nel Tirreno.
Lo scontro fra Genova e Pisa si decise nella battaglia della Meloria, avvenuta nel 1284, in cui i Pisani ebbero la peggio.

Contemporaneamente, Pisa, città di governo ghibellino, doveva fronteggiare l'offensiva per via di terra della lega guelfa.
L'11 giugno 1289 nella battaglia di Campaldino, alla quale partecipò anche Dante, i guelfi fiorentini ed i loro alleati, agli ordini di Amerigo di Narbona, misero in rotta i ghibellini di Arezzo, guidati dal podestà Guido Novello.
Nella battaglia si distinse Corso Donati, mentre caddero molti comandanti ghibellini, tra i quali il vescovo Guglielmo degli Ubertini e Buonconte da Montefeltro, protagonista del V canto del Purgatorio.
Con la vittoria di Campaldino ebbe inizio l'egemonia guelfa di Firenze sulla Toscana.